"fino a che non va a segno è tutto da giocare"

sabato 8 gennaio 2011

... Befana, pardon, sicuro che la bolla corrisponda?

Cara Befana,

 camminando per le strade in cui sono cresciuti i miei avi ho segnato un po’ di vorrei, magari ti lascio un post-it poi vedi tu cosa farci per il prossimo anno.

Vorrei che le generazioni dopo la mia avessero la possibilità di scegliere. Vorrei che fossero in grado di riconoscere il profumo della pelle da quella massa di plastica proveniente dalla Cina di cui sono invasi i negozi.
Vorrei che in questo quartiere ci fosse qualcuno ancora in grado di riparare una borsa il giorno che morirà l’anziano artigiano della bottega all’angolo.
Vorrei poter ancora fare la spesa di frutta al mercato, senza aver paura che i bei colori dei cibi sui banchi siano frutto di coltivazioni su terreni radioattivi o d’irrigazioni con acqua contaminata.
Vorrei che non fossero i soliti quattro stronzi a rovinare il lavoro onesto di migliaia di persone.
Vorrei che il caffè non mi fosse più servito da un, nonostante tutto sorridente, stremato, sfruttato, brillantemente laureato cameriere che, a dispetto della propria posizione, ringrazia il cielo per il proprio lavoro.
Vorrei che congiunture economiche non fossero usate come pretesto dietro il quale nascondersi da gente che aveva certi intenti ben prima della congiuntura economica poi verificatasi.
Vorrei che il feudalesimo e le sue pratiche fossero rimaste relegate nel Medioevo.
Vorrei avere la risposta e la soluzione, se non per tutto e tutti, almeno per qualche situazione.
Vorrei non vedere la spiaggia su cui sono cresciuta da piccola ricoperta di spazzatura per lo stato d’inquinamento del mare e dell’uomo.
Vorrei che nei cibi a basso costo non venisse utilizzato l’olio di palma, perché questo farà di genitori poco abbienti bambini malati e con problemi nervosi.
Vorrei che la mia generazione fosse ancora in grado di sognare sogni il cui concetto preveda più di un soggetto protagonista.

Cara Befana, ci sarebbe qualche altro milione di vorrei, ma forse devo dar retta a quell’antica massima popolare che sostiene l’assenza dell’erba “voglio” persino nei giardini del sovrano: sarà per questo che non vedo realizzati tutti i miei vorrei. Facciamo che ci pensi un po’ tu, un po’ magari ci svegliamo anche noi. Grazie gentilissima signora agè.

F.M.

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